Borsa della Ricerca: a Catania il più grande evento di matching tecnologico italiano

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Sono oltre duecentocinquanta tra aziende, Università, start up e progetti del PNRR i partecipanti alla XIV edizione della Borsa della Ricerca, l’evento organizzato dalla Fondazione Emblema in collaborazione con l’Università di Catania, in programma al Monastero dei Benedettini di Catania, in corso da oggi fino a venerdì 27 ottobre.

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La Borsa della Ricerca – nata per facilitare concretamente il trasferimento tecnologico e il sostegno economico alla ricercaè il più grande evento di matching tecnologico italiano a cui parteciperanno delegazioni universitarie, startup e spin off accademici, oltre 100 aziende e gruppi di ricerca, startup e spin off e 20 progetti del PNRR.

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Obiettivo della manifestazione è favorire il contatto e il dialogo tra il mondo della ricerca universitaria (gruppi, dipartimenti, startup e spin off) con aziende, incubatori e investitori pubblici e privati, attraverso un format di interazione che contribuisca allo sviluppo dell’innovazione e della crescita del Paese, in una logica di open innovation.

Da quest’anno inoltre l’evento si arricchisce della nuova directory Expo PNRR, un’areaespositiva, all’interno del Forum, dedicata ai progetti finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Questo pomeriggio la  Sessione Plenaria, interamente dedicata al tema “Life After PNRR”, ha aperto i lavori della tre giorni che si svilupperà tra i corridoi del Monastero catanese in cui si svolgeranno gli appuntamenti tra i delegati.

Dopo i saluti di   Francesco Priolo, Rettore Università dell’Università di Catania ed Edy Tamajo, Assessore delle Attività Produttive della Regione Siciliana, ha aperto i lavori Tommaso Aiello, Presidente della Fondazione Emblema e coordinatore della Borsa della Ricerca.

“La Borsa della Ricerca è un’opportunità unica per avvicinare in modo diretto il mondo della ricerca e quello dell’innovazione”. Ha detto a margine,  Tommaso Aiello. “Questo significa attrarre più finanziamenti per la ricerca, rendere più competitive le imprese e creare nuovi posti di lavoro per profili altamente specializzati, come i dottori di ricerca”.

“L’Università di Catania ha voluto sin da subito cogliere tutte le opportunità offerte dal PNRR per far divenire la Sicilia un polo dell’innovazione riconosciuto a livello internazionale. La sfida è anche quella di invitare i nostri migliori talenti a rimanere e a scommettere su questo terreno”.  Lo ha detto Francesco Priolo, Rettore dell’Università di Catania durante il suo intervento. “La Borsa della Ricerca rappresenta perciò uno dei volani più efficaci e concreti: per tre giorni università, spin off e imprese innovative da tutta Italia si incontreranno nel nostro Monastero dei Benedettini per dare vita a numerose nuove collaborazioni. L’Ateneo – ha concluso il Rettore –  da sempre promotore del dialogo tra ricerca e tessuto imprenditoriale che nel corso degli anni ha portato alla nascita dell’Etna Valley, si conferma quindi il luogo ideale per favorire l’incontro fra tutti i soggetti, e per valorizzare al massimo tutti i progetti e i partenariati finanziati tramite il PNRR”.

A seguire, gli interventi di Nicoletta Amodio, Responsabile Ricerca e Innovazione Confindustria, Fabrizio Cobis, MUR, Pierpaolo Gambini, Senior Vice President Innovation and IP Leonardo, Giovanna Iannantuoni, Rettrice Università degli Studi di Milano Bicocca, Riccardo Pietrabissa, Rettore Istituto Universitario di Studi Superiori di Pavia ed Emanuele Spampinato, Presidente EHT. La sessione è stata moderata dalla giornalista Elvira Terranova, di Adnkronos.

“Conquistare un buon livello di competitività economica in Sicilia è uno strumento necessario per il mantenimento della prosperità imprenditoriale, che dovrebbe necessariamente tradursi nella diffusione di un maggiore standard di benessere. Lo ha detto Edy Tamajo, Assessore delle Attività Produttive della Regione Siciliana, a margine. “ Di conseguenza, un’elevata competitività nasconde, spesso, anche un alto grado di collaborazione tra la politica, la ricerca e il mondo imprenditoriale, intesa come la capacità di fare rete da parte dei principali protagonisti coinvolti nelle scelte. La politica del mio assessorato ha intrapreso, un percorso di raggiungimento della competitività, attraverso la riduzione delle distanze tra la politica e le imprese; attraverso il costante confronto e attraverso la pubblicazione di numerosi bandi che premiano le buone idee. Alla luce di queste considerazioni – ha concluso l’Assessore – oggi è diventato sempre più necessario ripensare l’impostazione del percorso di sviluppo nella nostra amata Isola”.

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